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LA CORONAROGRAFIA

Con la coronarografia, esame invasivo, spesso indispensabile per il trattamento migliore in caso di restringimento o di ostruzione di una coronaria si possono visualizzare le arterie che irrorano il muscolo cardiaco. È una radiografia che si avvale di un mezzo di contrasto opaco ai raggi X, iniettato direttamente nella circolazione coronarica con l'obiettivo di individuare con precisione un restringimento (stenosi) o un'ostruzione di una o più arterie.

Spesso si completa con l'angiocardiografia per studiare il funzionamento del cuore. Viene eseguita in un programma di accertamenti elettivi per la valutazione delle lesioni coronarie in previsione di un intervento di by-pass o di angioplastica o in emergenza, nell'infarto del miocardio, per disostruire l'arteria coinvolta.È necessario un breve ricovero ospedaliero di 24 - 48 ore, una disinfezione completa del paziente, a digiuno dalla sera precedente, senza aver fumato, sotto monitoraggio elettrocardiografico.

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La via d'accesso del catetere può essere femorale e più recentemente omerale, per ridurre il tempo di degenza e allettamento. Il paziente può seguire l'esame della durata dai 30 ai 90 minuti al video. Al termine, rimosso il catetere, viene seguita una compressione dai 10 ai 30minuti sulla sede dell'iniezione arteriosa per evitare un ematoma. È necessario, di poi, un allettamento supino per alcune ore senza piegare la gamba o il braccio dal lato in cui è stato inserito il catetere e una copiosa idratazione bevendo acqua programmando un pasto leggero a due ore dall'esame. La dimissione è possibile solo dopo 24 ore. Rare sono le complicazioni gravi e bisogna comunque darne conoscenza prima dell'esame facendo firmare il così detto consenso informato. Può sopraggiungere un malessere generale da riflesso vagale nel corso o subito dopo l'esame, che, anche se può preoccupare, non è grave e può essere affrontato facilmente dal medico. La comparsa di un ematoma nel punto dell'iniezione arteriosa, di solito, si riassorbe spontaneamente entro alcuni giorni, mentre le infezioni locali sono rare. Rara, e soprattutto negli anziani, l'embolia arteriosa in un arto inferiore o, nei casi più gravi, nel cervello, da distacco di un frammento di parete arteriosa lesionata, anche in caso di procedura ottimale. Possono insorgere disturbi del ritmo, soprattutto nei casi di grave cardiopatia, che vanno prontamente trattati. La coronarografia con l'inserimento della sonda in un'arteria coronaria può a volte provocare angina e in via eccezionale un infarto del miocardio, mentre il liquido di contrasto può provocare, nei soggetti predisposti, una reazione allergica di norma a livello della pelle oppure più raramente una crisi d'asma o un calo di pressione. In conformità a tutto quanto riportato è necessario eseguire esami preliminari prima del ricovero ospedaliero oltre a quelli prettamente cardiologici come l'elettrocardiogramma. Sono utili, difatti, esami sulla coagulazione del sangue, sulla funzione renale ed epatica, sulla reattività immunologica. Occorre, peraltro, sospendere gli anticoagulanti in compresse e sostituirli con terapia iniettabile dietro consiglio dello specialista. Opportuno riposo per qualche giorno dopo l'esame consultando il proprio medico. Per i pazienti diabetici e in cura con diuretici potrebbero esse utili particolari precauzioni consigliate dal proprio medico di fiducia.