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PERCHÉ LE VACCINAZIONI DELL'INFANZIA

L’Istituto Superiore di Sanità riporta la flessione drammatica delle vaccinazioni con il rischio di gravi conseguenze. La copertura è sotto il 95%, limite della soglia di sicurezza, per polio, tetano ed epatite B. Per morbillo, parotite e rosolia è all’86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno. Il rischio che tornino malattie “dimenticate” è altissimo, come la difterite in Spagna, o come la bimba deceduta per una complicanza di morbillo lo scorso anno a Roma.

 

IL RITORNO DELLE MALATTIE DEBELLATE

Nel piano dell'Oms, la malattia doveva essere debellata entro il 2015. Invece, i 2.200 casi nel 2014 ne denunciano la crescita anche nel nostro Paese. Vi è stato un morto a Berlino. Lo scorso anno dei 2211 casi di morbillo, l’87% non era vaccinato.  Proprio in merito al morbillo e al calo delle vaccinazioni, l’Italia ha avuto un richiamo da parte dell'OMS perché la copertura vaccinale ha raggiunto il livello più basso degli ultimi dieci anni. Peraltro, secondo il National Immunization Survey-Teen negli Stati Uniti uno su otto bambini è a rischio di morbillo e quasi nove milioni fino a 17 anni (circa il 12,5%) non sono completamente protetti perché troppo giovani o per problemi medici, o per decisione dei genitori, o per non aver ricevuto entrambe le dosi consigliate, o per ritardo del programma.

 

I QUATTRO IDENTIKIT DI CHI NON VUOLE I VACCINI

(Policy Insights from the Behavioral and Brain Sciences 8.10. 2015)

 

  1. Disinteressati
  2. pigri
  3. mal informati
  4. calcolatori

 

VACCINAZIONI E AUTISMO

 

A tale riguardo, la Procura di Trani ha disposto accertamenti sulla somministrazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia.

Per l’Oms, però, non esiste alcuna correlazione. La leggenda metropolitana della correlazione fra trivalente e malattia iniziò nel 1998 con la pubblicazione “prezzolata” del medico inglese Andrew Wakefield su Lancet. Peraltro, uno studio dell’Università di San Diego ha dimostrato che l’autismo non è correlato al vaccino anche perché colpisce nell’età fetale.

 

 

È UTILE SAPERE CHE

 

 

IL DECALOGO DELL’ISTITUTO SUPERIORE SANITÀ

 

Presentato il 15 OTT 2015 da Walter Ricciardi, presidente dell’ISS, per rispondere a tutti gli interrogativi e alle paure, ma anche per mettere un punto fermo su come gestire al meglio le vaccinazioni

 

1. SICUREZZA

I vaccini sono una delle tecnologie biomediche più sicure, perché vengono sperimentati e testati prima, durante e dopo la loro introduzione nella pratica clinica. La loro scoperta e il loro impiego hanno contribuito a proteggere milioni di persone in tutto il mondo.

2. EFFICACIA

I vaccini consentono di preservare la salute delle persone stimolando un’efficace protezione contro numerose malattie, evitando sintomi ed effetti dannosi, alcuni potenzialmente mortali.

3. EFFICIENZA

I vaccini sono tra le tecnologie più efficienti per il rapporto favorevole tra il loro costo e quelli degli effetti, sia diretti che indiretti, delle malattie evitate.

4. ORGANIZZAZIONE

I programmi di vaccinazione devono essere attentamente programmati, organizzati, gestiti e monitorati con un'anagrafe vaccinale per un relativo sistema informativo e di sorveglianza. Ogni individuo, soprattutto se sanitario o con funzione di pubblica utilità, deve vaccinarsi per il mantenimento della salute e la riduzione delle malattie infettive con massima protezione dei più fragili (pazienti, bambini, anziani).

5. ETICA

Ogni sanitario, soprattutto se del Servizio Sanitario Nazionale, è eticamente obbligato a informare, consigliare e promuovere le vaccinazioni secondo le più aggiornate evidenze scientifiche e le strategie nazionali. La diffusione d’informazioni non basate su prove scientifiche da parte di sanitari, oltre che contrattualmente e legalmente perseguibile, è moralmente deprecabile e costituisce grave infrazione alla deontologia professionale.

6. FORMAZIONE

I sanitari e gli studenti in medicina e delle professioni sanitarie devono essere formati e aggiornati sulle migliori e attuali evidenze scientifiche di vaccinologia.

7. INFORMAZIONE

I Servizi Sanitari sono ovunque chiamati a informare i cittadini e a proporre attivamente strategie vaccinali.

8. INVESTIMENTO

In considerazione del loro valore, alle vaccinazioni sono dedicate stabili risorse economiche e organizzative.

9. VALUTAZIONE

L'impatto di salute di un intervento vaccinale deve essere periodicamente valutato.

10. FUTURO

Deve essere favorita la collaborazione delle massime Istituzioni Nazionali e delle Società Scientifiche la ricerca e l'informazione scientifica indipendente sui vaccini.