Prevenzione farmacologica secondaria dell’aterotrombosi: il problema dell’inosservanza

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Le conseguenze dell’inosservanza in terapia farmacologica sono particolarmente gravi nei trattamenti a lungo termine, nei quali l’inosservanza stessa per ovvi motivi è più frequente e meno facilmente rilevabile.

La prevenzione secondaria nei soggetti con malattia aterotrombotica rientra notoriamente fra quelle a rischio di inosservanza, ma l’entità e le conseguenze del fenomeno sono ancora poco note.

Notevole interesse assumono a tal riguardo i risultati di uno studio (REduction on Atherothrombosis for Continued Healt, REACH) condotto su 37.154 pazienti seguiti per 4 anni da 5.587 medici di 44 paesi. E’ stato rilevato che l’inosservanza del trattamento, presente nel 46,7% dei casi all’inizio del periodo di studio e nel 48,2% un anno dopo, si correla strettamente con il rischio di eventi cardiovascolari e con la letalità (p<0,01).

Gli autori commentano queste osservazioni sottolineando la gravità del fenomeno e la necessità di interventi correttivi, primi fra tutti quelli sui comportamenti dei medici curanti.

Kumbhani D & al: Adherence to secondary prevention medications and four-year outcomes in outpatients with atherosclerosis. Am J mED 2013:16,693