Notiziario Settembre 2012 N°8 - ESERCIZIO E SALUTE ANCHE MENTALE - Sedentarietà in progressione epidemica nella civiltà globalizzata |
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Scritto da giuseppe Di Lascio e Susanna Di Lascio |
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Sedentarietà in progressione epidemica nella civiltà globalizzataPreoccupante è il rilievo dell’aumento dei livelli d’inattività fisica in molti paesi del mondo con le consequenziali principali implicazioni per la salute generale delle persone e la crescita di prevalenza delle malattie non trasmissibili, come quelle cardiovascolari, il diabete e il cancro, ma anche degli altri fattori come l’ipertensione e il sovrappeso. L'inattività fisica è stimata, peraltro, causa principale del cancro al seno e del colon in circa il 21-25% dei casi, del diabete nel 27% e con circa il 30% della malattia ischemica cardiaca. Nel 2008, peraltro, circa 460.000 donne del mondo sono morte per cancro al seno, mentre circa 610.000 maschi e femmine sono deceduti per il cancro del colon-retto. E le malattie non trasmissibili rappresentano oggi quasi la metà del carico totale mondiale di malattia. Si stima attualmente, difatti, che sei morti su dieci sono attribuibili alle condizioni croniche.
D’altro canto, vi sono oramai evidenze che la partecipazione a una regolare attività fisica riduce il rischio della malattia coronarica, dell’ictus, del diabete, dell’ipertensione, del cancro del colon e del seno e della depressione. Inoltre, l'attività fisica, quale fattore determinante per il dispendio energetico, è, peraltro, fondamentale per il bilancio calorico e il controllo del peso.
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