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notiziario marzo 2011 n°3 - LE EVIDENZE SULLA SICUREZZA DEI FARMACI - Corticosteroidi per via inalatoria e rischio di diabete

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Indice
notiziario marzo 2011 n°3 - LE EVIDENZE SULLA SICUREZZA DEI FARMACI
lutto nel mondo scientifico
Fatali gli errori con l’uso della morfina solubile orale
Sproporzione tra i decessi per overdose di metadone e il numero delle prescrizioni
Tigeciclina ad alto rischio di eventi avversi e di morte
Complicazioni precoci della terapia con cediranib
Rischio d’ipotensione grave con l’uso di CCB/macrolidi
Steroidi e dopamina fatali nello shock settico?
Attenzione nel trattare i crampi alle gambe con il chinino
Ritiro dal mercato della sibutramina
Thelin (sitaxentan sodium) e grave danno epatico
Lorcaserin respinto dalla FDA per problemi di sicurezza
Il governo francese boccia la pillola dimagrante mediator
Divieto di utilizzo di primene
Corticosteroidi per via inalatoria e rischio di diabete
Attenzione all’'uso della terbutalina nel trattamento del parto pretermine
Uso del valproato nella gestante e gravi difetti nel nascituro
Difetti di nascita con l’uso del topiramato
Nota informativa AIFA sulle fiale di vitamina “C SALF”
Triplice combinazione antipertensiva in USA
Robot per testare la tossicità dei prodotti chimici
Tutte le pagine

Corticosteroidi per via inalatoria e rischio di diabete

Suissa S e collaboratori del Center for Clinical Epidemiology, Lady Davis Research Institute, McGill University, Montreal, sulla base della scarsa conoscenza dicorrelazione tra corticosteroidi ad alte dosi per via inalatoria e insorgenza di diabete, utilizzando il database di assicurazione sanitaria del Quebec, dopo aver identificato una coorte di pazienti trattati dal 1990 al 2005 per malattie respiratorie, hanno stimato i rapporti tra tasso d’insorgenza e progressione della malattia con l'impiego corrente di corticosteroidi per via inalatoria, usando un’analisi caso-controllo con aggiustamento per età, sesso, gravità della malattia respiratoria e le condizioni di comorbidità.I pazienti sono stati seguiti fino al 2007 o fino all'insorgenza di diabete (J Am Med. 2010; 123:1001-1006.). Una sottocorte in trattamento con farmaci ipoglicemizzanti è stata seguita fino alla progressione della malattia.Dei 388.584 pazienti, 30.167 hanno sviluppato di diabete in 5,5 anni di follow-up (tasso d’incidenza, 14.2/1000/anno), e 2.099 pazienti sono stati successivamente passati dalla terapia con ipoglicemizzanti orali a quella insulinica (tasso d’incidenza, 19.8/1000 / anno).I partecipanti con uso corrente di corticosteroidi per via inalatoria hanno avuto un aumento del 34% del tasso di diabete (Rate Ratio (RR), 1,34; intervallo di confidenza 95% [IC], 1,29-1,39) e del tasso di progressione del diabete (RR, 1,34; 95% CI, 1,17-1,53). Il più alto dosaggio di corticosteroide per via inalatoria, equivalente ad almeno 1000 μg/die difluticasone, si è associato agli aumenti maggiori di rischio (RR 1,64 [95% CI, 1,52-1,76] per il tasso di diabete, RR 1,54 [95% CI, 1,18-2,02] per la progressione del diabete)rispettivamente rispetto al non uso.In conclusione, lo studio ha dimostrato che nei pazienti con malattie respiratorie l'uso di corticosteroidi inalatori si associa a un modesto aumento di rischio di diabete e di progressione della malattia. Il rischio è più pronunciato alle dosi più elevate del farmaco, che deve essere più attentamente valutato sul piano del rischio-beneficio. Ne consegue che i medici, prima di iniziare una terapia con alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria, dovrebbero considerare un possibile errore del ricambio glicidico dei loro pazienti e riservare il trattamento solo alle situazioni in cui il beneficio è evidente.  Gli autori rilevano, infatti, che, sebbene questi farmaci siano consigliati solo per i pazienti con BPCO più grave, la prassi attuale è quella della prescrizione per oltre il 70% dei casi, inclusi quelli con malattia meno grave. Tale dato, unito all’aumento della prevalenza sia della BPCO sia del diabete con il progressivo invecchiamento demografico della popolazione, conduce a serie preoccupazioni per il futuro.



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