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notiziario giugno 2011 n°5 - SOLE E SALUTE - Caldo e farmaci

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Indice
notiziario giugno 2011 n°5 - SOLE E SALUTE
Le radiazioni solari
Condizioni che incidono sulla variazione delle radiazioni UV
I tipi di pelle sulla base della reattività al sole
Radiazioni solari e prevenzione del rischio
Radiazioni solari, colpo di sole e colpo di calore
Ondate di calore e decessi soprattutto metropolitani
Le categorie dell'indice di Thom
Caldo e malattie cardiovascolari
Caldo e diabete mellito, obesità, asma bronchiale
Caldo e sclerosi multipla, LES, rosacea
Caldo e farmaci
Livelli di rischio delle condizioni meteorologiche e indirizzi utili
Tutte le pagine

Caldo e farmaci

Anche diversi farmaci, usati per ogni possibile indicazione, possono aumentare il rischio di malattie legate al caldo, come alcuni farmaci psicotropi, ad esempio l'aloperidolo e la clorpromazina, gli anticolinergici, ad esempio la iosciamina, i β-bloccanti, come il propanololo o il sotalolo, i diuretici, ad esempio l'idroclorotiazide. I nitroderivati vanno usati con estrema cautela, soprattutto in pazienti che non li hanno mai utilizzati, per la possibilità d'ipotensione o addirittura "sincope da nitroderivati". Peraltro, con l'estate conviene conservare attentamente ogni farmaco lontano dalle fonti di calore e dall'irradiazione diretta del sole. Buona norma è la conservazione in frigorifero, anche per i prodotti che prevedono una temperatura non superiore ai 25-30 C°. È importante, quindi, riconoscere i segni derivati dal caldo e dal calore eccessivo, soprattutto in chi lavora sotto il sole o vive all'esterno senza protezione o svolge attività sportiva. Essi sono principalmente:

  • sudorazione eccessiva,
  • indolenza o fatica,
  • vertigini o svenimenti,
  • crampi muscolari,
  • pelle fredda e appiccicosa,
  • mal di testa,
  • battito cardiaco rapido,
  • nausea.

In tal caso bisogna tempestivamente raffreddare il corpo, bere acqua, succo di frutta o bevande e consultare subito un medico. Se non s'interviene adeguatamente e tempestivamente può aggiungersi febbre, respiro accelerato e corto, arresto della sudorazione, disorientamento, agitazione o confusione mentale e delirio, allucinazioni, convulsioni, perdita di coscienza e morte. Peraltro, i farmaci, somministrati per condizioni completamente diverse, possono aggravare gli effetti del calore. Come nel caso di un disturbo d'ansia che potrebbe deviare l'alto rischio di un colpo di calore. In tal caso, difatti, l'uso di un tranquillante può ostacolare le capacità di raffreddamento efficace. Anche altri fattori possono intervenire nei meriti, come quelli economici e sociali. Difatti, in caso di basso reddito, chi vive in città è più esposto alle ondate di calore, soprattutto se in età avanzata, perché non in grado di rilevare la temperatura con la massima precisione e di ripararsi adeguatamente. Particolare attenzione devono porre nel periodo estivo gli atleti di sport gravosi, come i maratoneti che competono in un ambiente caldo e umido, soprattutto se non acclimatati prima della competizione. Così pure i giocatori del beach volleyball e, comunque, quelli più corpulenti rispetto ai magri devono seguire regole più tassative. Comunque, i principi basilari per prevenire condizioni che possono anche portare al decesso sono:

  • Prestare attenzione ai bollettini meteorologici e cercare di pianificare in anticipo la propria vita per le giornate calde.
  • Consultare il medico di fiducia per conoscere se si è a più alto rischio per il caldo e come proteggersi e interpellarlo sui farmaci in uso. Potrebbe essere necessario prendere solo qualche precauzione in più per passare un'estate sana e felice!
  • Non uscire e non fare esercizio fisico durante le ore più calde della giornata.
  • Trascorrere il tempo in un luogo fresco e, se non si dispone di aria condizionata, andare in qualche parte confortevole, come la casa di un amico, un centro commerciale o una biblioteca.
  • Indossare indumenti di colore chiaro, di cotone, non aderenti, di lino o di fibre naturali. I vestiti scuri o di materiale sintetico trattengono, difatti, il calore. Usare occhiali e ombrellino da sole.
  • Seguire dieta povera di sale ma ricca di acqua, di frutta fresca, riducendo dolci, cibi fritti, affumicati, alla griglia e in salamoia, evitando stimolanti e spezie, come pepe, zenzero, eccessi di alcol di tè e caffeina, anfetamine.
  • Consumare pasti poco abbondanti e frequenti.
  • Bere liquidi in buona copia, sorseggiandoli ed evitando di ingerirli in grossi volumi in tempi brevi. Evitare, però, le bevande molto fredde.
  • Individuare e trattare tempestivamente le malattie cardiache, in particolare organiche, soprattutto negli anziani.
  • Smettere di fumare.
  • Porre attenzione agli ambienti troppo caldi e assolati.
  • Evitare ambienti affollati e poco ventilati.
  • Curare e mantenere la propria stabilità emotiva.
  • Garantirsi un sonno adeguato.
  • Evitare lo stress emotivo e mentale.
  • Raffreddare, se necessario, il corpo con acqua.
  • Essere consapevoli del fatto che i ventilatori spostano solo l'aria intorno ma non la raffreddano. Essi sono più utili di fronte a una finestra aperta.
  • Non lasciare mai bambini o animali domestici soli in macchina, anche per pochi minuti.
  • Verificare opportunamente che parenti o amici anziani, che potrebbero essere ad alto rischio di malattie legate al caldo a causa delle loro condizioni mediche, siano in grado di seguire le raccomandazioni dovute per combattere il caldo.

Può essere utile ricordare che gatti e cani hanno le ghiandole sudoripare solo nei cuscinetti plantari. Per questo motivo vanno in iperventilazione, ossia aumentano la frequenza respiratoria, tenendo la bocca aperta e la lingua fuori. E allora, per prevenire problemi ai nostri amici a quattro zampe, bisogna:

  • stare attenti al sole,
  • evitare di lasciarli in macchina,
  • fornire acqua in congrua quantità,
  • non tagliare il pelo che rappresenta una protezione alle radiazioni,
  • portarli spesso a passeggio nelle ore più fresche,
  • distribuire una dieta equilibrata consigliata dal veterinario,
  • evitare la spiaggia almeno durante i picchi di soleggiamento,
  • fare attenzione ai primi sintomi di un colpo di calore.

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